Recensione Creative ZEN AIR PRO

AAAAAElFTkSuQmCC

Presentati un mese fa (qui la notizia), abbiamo avuto modo di provare i nuovi auricolari Creative, gli Zen Air PRO, i nuovi auricolari true wireless in-ear della famiglia Creative Zen Air. Progettati per migliorare l’esperienza audio quotidiana, questi ultimi auricolari sono intuitivi e innovativi. Dotati di LE Audio con codec LC3, driver dinamici da 10 mm, cancellazione attiva del rumore ibrida (ANC) con modalità Ambient, Bluetooth 5.3 e codec audio AAC, oltre a una durata della batteria estesa, questi auricolari offrono un’esperienza audio veramente migliorata ad un costo davvero contenuto.

Confezione

La confezione è di forma classica, di colore bianco e relativamente piccola; appena aperta, troviamo la custodia per la ricarica con gli auricolari al suo interno; il alto troviamo lo scompartimento con gli accessori, il cavetto USB-Tipo C, di gommini in silicone di taglia S, M e L e la guida rapida.

Materiali ed ergonomia

I Creative Zen Air PRO sono ben costruiti, abbastanza piccoli e leggeri, infatti pesano solo 7 grammi e una volta indossati sembra quasi non averle ed esteticamente troviamo un corpo realizzato in plastica, gradevole al tatto.

Su entrambi gli auricolari troviamo i comandi touch per gestire le varie modalità; tramite un doppio tocco su uno dei due auricolari, sarà possibile rispondere ad una chiamata; tramite un doppio tocco sull’auricolare di destra, sarà possibile riprodurre/interrompere la musica; tramite un triplo tocco sull’auricolare di destra, sarà possibile passare alla traccia successiva; tramite una pressione prolungata di 2 secondi sull’auricolare sinistro sarà possibile diminuire il volume, mentre con una pressione prolungata di 2 secondi sull’auricolare destro sarà possibile aumentare il volume.

Tramite un doppio tocco sull’auricolare di sinistra, sarà possibile attivare/disattivare l’ANC e attivare l’Ambient Mode; Tramite un triplo tocco sull’auricolare di sinistra, sarà possibile attivare/disattivare l’assistenze vocale.

Toccando e tenendo premuto per 6 secondi su uno dei due auricolari, avremo lo spegnimento degli stessi, mentre con una pressione di 2 secondi avremo l’accensione degli auricolari. Gli auricolari si spengono automaticamente dopo 5 minuti di inattività o quando non sono collegati a un dispositivo.

Tramite l’app sarà possibile personalizzare i pulsanti a nostro piacimento.

Su entrambi gli auricolari, in prossimità dei comandi touch, troviamo il LED di stato.

Presente la certificazione IPX5 contro sudore e spruzzi d’acqua.

Entrambi gli auricolari dispongono di sei microfoni: quattro per rilevare e filtrare il rumore di fondo con ANC attivo e due per comunicazioni chiare. L’integrazione della tecnologia avanzata di cancellazione del rumore con rete neurale profonda (DNN), alimentata da intelligenza artificiale, migliora le esperienze durante le chiamate eliminando in tempo reale i rumori di fondo indesiderati.

Internamente gli Zen Air PRO sono dotati di un driver in neodimio da 10 millimetri, che migliora il suono con un audio dettagliato e di grande qualità, con bassi profondi, medi chiari e alti dettagliati.

La custodia è molto curata, compatta e leggera, infatti misura 64,0 x 43,9 x 29,0 mm per un peso di 41 grammi con un involucro in plastica con rifinitura opaca.

Frontalmente sono presenti i LED di tasto, di colore verde che indicano la carica della batteria interna, 4 LED, carica tra il 76 e il 100%, 3 LED, carica tra il 51 e il 75%, 2 LED, carica tra il 26 e il 50%, 1 LED, carica tra lo 0 e il 25%.

Sul fondo è presente il connettore di ricarica USB Tipo C.

Utilizzo

Prima di poter utilizzare gli auricolari, è necessario effettuare l’accoppiamento, davvero rapido e immediato, sia con smartphone e tablet, o con PC.

Il Bluetooth 5.3 garantisce un’accoppiata immediata con qualunque dispositivo, una copertura notevole e una connessione davvero stabile.

Grazie ai driver da 10 mm, la qualità audio con bassi profondi e molto soddisfacenti riuscendo ad utilizzare gli auricolari sia durante la visione di film, sia per l’ascolto di varie tipologia di musica.

La cancellazione attiva del rumore funziona davvero bene, garantendo un isolamento davvero ottimo, anche in caso di un ambiente molto rumoroso, come il vagone della metro o in ufficio in open space.

Anche le chiamate sono molto chiare, sia da parte dell’utilizzatore che lato interlocutore, grazie soprattutto ai 2 microfoni presenti su entrambi gli auricolari.

 

Autonomia

L’autonomia dichiarata è di 9 ore di utilizzo con ANC spento e di circa 6 ore con ANC acceso e dopo i nostri test possiamo dire che i valori reali si avvicinano molto, con una media di utilizzo reale di circa 5/5.5h

Tra autonomia degli auricolari e carica aggiuntiva della custodia si riescono a coprire quasi 20h di autonomia (con ANC attivo).

Occorrono invece un paio d’ore per ricaricare completamente la custodia, compatibile con Qi per la ricarica wireless.

 

Conclusioni

Gli auricolari Creative Zen Air PRO ci hanno sorpreso molto positivamente, visto il prezzo di acquisto abbastanza basso; la qualità generale e davvero buona, sia dal punto di vista costruttivo, sia come utilizzo. Più che soddisfacenti anche qualità audio e autonomia, in ogni situazione di utilizzo.

E’ possibile trovare gli auricolari Creative Zen Air PRO su Amazon o sul sito ufficiale al prezzo di 59.99 euro, davvero basso.

 

Caratteristiche e specifiche tecniche

– Dimensioni: Auricolari: 27,7 x 25,9 x 23,3 mm – Custodia: 64,0 x 43,9 x 29,0 mm
– Peso:
  Auricolari 5.33 g  – Custodia di ricarica 41 g
– Driver: Driver al neodimio da 10 mm
– Codec Audio: AAC, SBC
– Gamma di risposta in frequenza dinamica: 20 Hz – 20 KHz
– Cancellazione del rumore:
– Assistente Vocale:
– Connettività: Bluetooth 5.3 LE Audio
– Resistente all’acqua: Resistenza al sudore IPX5
– Batteria: Auricolari, 60 mAh – Max. 9h – Custodia, 500 mAh – 33 ore in totale di riproduzione a disposizione

Total
0
Shares
Previous Post

Amazon presenta “Chiedi ad un amico”: la nuova funzionalità che consente di ricevere consigli da amici e familiari durante lo shopping

Next Post

Cybersecurity 2024: l’anno degli attacchi GenAI

Related Posts